2 nov 2007

CHI SIAMO


Storia del C.R.O.S.

Il C.R.O.S., Centro di Ricerche Ornitologiche Scanagatta, si è costituito nel 1992 a Varenna, presso il Museo Ornitologico e di Scienze Naturali Scanagatta, come punto d’incontro e ricerca per appassionati di ornitologia e birdwatching dell’allora provincia di Como. Il gruppetto di amici e soci fondatori proveniva da esperienze diverse, quali la partecipazione ad associazioni ambientaliste come LIPU e WWF, la pratica della fotografia naturalistica o la gestione dello stesso museo ornitologico.

Non esisteva ancora Internet e i nostri incontri avvenivano un paio di volte all’anno in un locale pubblico, per discutere delle nostre attività e organizzare serate di proiezioni di diapositive su argomenti naturalistici, in particolare ornitologici, o gite sui laghi per l’osservazione degli uccelli. La mancanza di una sede in cui incontrarci diventò ben presto un problema particolarmente sentito, che il Museo Scanagatta di Varenna riuscì a risolvere accogliendoci nelle sue stanze. Da allora il numero degli iscritti al C.R.O.S. andò crescendo e di pari passo anche l’attività del gruppo subì un significativo incremento.

Si organizzarono così interventi didattici nelle scuole del territorio e, nella prestigiosa Villa Cipressi, importanti e apprezzate serate aperte al pubblico; contemporaneamente, con il prezioso aiuto di ricercatori volontari, nel museo ornitologico si catalogarono reperti, si allestirono diorami e si organizzò la biblioteca, guadagnando apprezzamento e attenzione sia a livello locale che nazionale. Per gli enti provinciali e per altri istituti il C.R.O.S. divenne un punto di riferimento e il suo nome una garanzia di serietà.

Dal 1999, con la chiusura del museo da parte dell’amministrazione comunale di Varenna, il C.R.O.S., mantenendo la sua configurazione di gruppo di studio e ricerca, proseguì l’attività come branca dell’Associazione Culturale Luigi Scanagatta.

Nel marzo 2006 il gruppo votò all’unanimità il proprio Statuto, che definisce le finalità e le attività compatibili.

In questi anni, il Centro ha svolto e continua a svolgere la propria attività di ricerca in collaborazione con l’Università di Milano e di Varese, la Regione Lombardia, la Provincia di Lecco, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (I.S.P.R.A.), il Centro Italiano di Studi Ornitologici (C.I.S.O.), l’Associazione Fauna Viva, la Riserva Naturale del Pian di Spagna e Lago di Mezzola, il Parco Adda Nord e la Riserva Naturale del Lago di Piano.

 
Le principali attività di ricerca

Ne citiamo alcune già concluse, insieme con altre attualmente in corso:


aggiornamento dell’elenco degli uccelli (check-list) delle province di Como e di Lecco (il precedente risaliva al diciannovesimo secolo);


rilevamenti per il progetto I.B.A. (Important Bird Areas), di Birdlife International, nel territorio della Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola e nel Gruppo delle Grigne;


censimenti sulla popolazione dei rapaci, dei cormorani, dei gabbiani, del fagiano di monte e del re di quaglie nel territorio lecchese;


censimenti a cadenza periodica degli uccelli acquatici svernanti su tutti i bacini lacustri delle province di Como e Lecco [ in particolare, nel mese di gennaio, il C.R.O.S. partecipa all’I.W.C., International Waterbird Census, organizzato a livello internazionale da I.W.R.B. (International Wetlands Research Bureau) ];

 

rilevamenti sugli uccelli nidificanti in Italia secondo il “Monitoraggio Italiano Ornitologico” (MITO), coordinato dal Centro Italiano Studi Ornitologici (C.I.S.O.), all’interno del programma Euromonitoring, promosso su scala continentale dall’European Bird Census Council;

 

analisi e proposte per la stesura del piano di gestione dei SIC (sito di interesse comunitario) “Palude di Brivio” e “Lago di Olginate” in collaborazione con il Parco Adda Nord;

 

collaborazione e coordinamento, in provincia di Lecco, dei rilevamenti ornitologici per il progetto “ornitho.it” (piattaforma comune d’informazione di ornitologi e birdwatchers italiani, che ha come obiettivo lo studio e la conservazione degli uccelli, il birdwatching e la pubblicazione degli atlanti nazionali degli uccelli nidificanti e svernanti);


monitoraggio per tre anni consecutivi dell’avifauna della cosiddetta “area del ripristino” nella Riserva naturale del Pian di Spagna e Lago di Mezzola, analisi dei dati e stesura di proposte migliorative per la sua gestione;


ricerca sulla nidificazione del Cigno reale Cygnus olor nelle aree umide della provincia di Lecco e Como;


monitoraggio dell’avifauna del Monte Cornizzolo, analisi dei dati e relazione a sostegno dell’istituzione di un’area protetta (SIC o ZPS, zone di protezione speciale) contro l’apertura di nuove aree di escavazione.

 

Le pubblicazioni

Dal 2002 il C.R.O.S. ha aperto in Internet la mailing list “Crosvarenna”. Alla lista risultano attualmente iscritti, oltre ai soci C.R.O.S., molti altri appassionati birdwatchers per un totale di 144 persone, che si scambiano in media 1500 e-mail all’anno con lo scopo principale di comunicare in tempo reale le proprie osservazioni ornitologiche sul territorio.

La lista favorisce inoltre gli incontri e le amicizie fra gli iscritti, che si ritrovano sul campo per svolgere insieme l’attività di birdwatching.

 
Se nella mailing list ogni segnalazione si stratifica sull’altra con il rischio che il tutto sia presto dimenticato, il blog “www.crosvarenna.itè invece la vera memoria dell’attività del gruppo. Qui sono pubblicate quasi quotidianamente osservazioni e fotografie significative, oltre a documenti inerenti l’ornitologia locale e a resoconti dell’attività di inanellamento a scopo scientifico da tempo praticata da alcuni soci.

Il sito è anche il mezzo più immediato per dare visibilità a livello nazionale e internazionale all’attività del C.R.O.S.

 
Ultimo nell’elenco ma non in ordine di importanza, fra le pubblicazioni dell’associazione spicca l’“Annuario C.R.O.S.”, un testo di carattere specialistico che riporta in ordine sistematico le osservazioni ornitologiche più significative effettuate sul territorio nel corso di ciascun anno solare, insieme con fotografie e articoli di interesse scientifico. La sua stesura impegna diversi soci nella rilettura, screening e tabulazione delle osservazioni inviate durante tutto il periodo considerato alla mailing list “Crosvarenna” o inserite nella piattaforma nazionale “Ornitho”; un ristretto comitato di redazione si preoccupa infine di organizzare il complesso delle informazioni in forma divulgativa.

La pubblicazione avviene in formato digitale attraverso il sito, ma anche in forma cartacea per i soci e soprattutto per i numerosi enti (associazioni, istituti, biblioteche, scuole...) che di anno in anno ne fanno richiesta. L’Annuario C.R.O.S. è raccolto e catalogato dalla Biblioteca Nazionale di Roma e Firenze; al primo annuario, che riporta i dati raccolti nell’anno 2006, hanno fatto seguito senza interruzioni le annate successive.

Spesso la pubblicazione dell’Annuario C.R.O.S. ha coinciso con le “gite sociali” dell’associazione nelle aree di interesse ornitologico del territorio, a sottolineare lo spirito di gruppo che contraddistingue questa attività; oggetto di visita la Riserva del Pian di Spagna e Lago di Mezzola, Il Monte Cornizzolo, i Piani di Artavaggio, La Val Biandino, il Passo dello Spluga.

 
L’attività sul territorio
 
Il C.R.O.S., come recita lo Statuto, “coordina, promuove e sostiene iniziative volte alla tutela e alla conservazione del patrimonio faunistico e naturalistico, con particolare riferimento al settore ornitologico”.

A tal fine, in sinergia con le sezioni locali di WWF, Legambiente e altre associazioni che si occupano di tutela e valorizzazione ambientale, è intervenuto presso le amministrazioni locali e gli organi di informazione, per impedire la modifica di aree naturali minacciate da nuove urbanizzazioni o da attività non idonee (es. apertura di cave, turismo non sostenibile).

Si è altresì impegnato nella stesura di osservazioni ai piani territoriali o faunistici di enti, parchi e riserve, fornendo un proprio contributo all’istituzione di nuovi aree protette (PLIS del Monte di Brianza) attraverso la divulgazione di conoscenze scientifiche e il coinvolgimento degli enti locali.

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